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Stagione 21/22: il mio punto di vista

da Giuseppe Nebbiai
serie a

La stagione che vede tornare il diavolo alla vittoria, è anche quella che ci regala la prima storica promozione del Monza di Silvio Berlusconi in serie A.

Il prossimo campionato che inizierà praticamente a Ferragosto, vedrà tante squadre dal passato glorioso disputare il campionato cadetto, penso al Genoa ed al Cagliari, retrocesse più per demeriti loro che altro. Poi penso a squadre più piccole, come la Salernitana ed il Monza o il Lecce appunto, che cercheranno gloria in un campionato che tutti ci auguriamo, possa essere competitivo e deciso al fotofinish come quello appena terminato.

Gli spunti di riflessione sicuramente non mancano, soprattutto sui piani alti del nostro calcio: la Juventus è chiamata a riscattarsi dopo due stagioni in chiaroscuro (più scuro che chiaro), dove il solo ritorno di mister Allegri non è sembrato sufficiente almeno per gli standard a cui tifosi bianconeri sono stati abituati nell’ultimo decennio, troppi azzardi di mercato, perlopiù mal riusciti, hanno fatto scivolare la Vecchia Signora al quarto posto raggiunto con non poche complicazioni durante l’arco dell’intera stagione.

Poi c’è il Milan, già, il Milan, appena passato di mano dal fondo Elliot all’altro fondo americano, Redbird, capitanato dal signor Cardinale. Il Diavolo, si trova per forza di cose a dover confermare quanto di buono visto quest’anno, ma nel frattempo, i tifosi rossoneri, si aspettano che la nuova proprietà sappia plasmare una squadra competitiva da subito sia in chiave presente che in chiave futura, immettendo nel mercato forti somme di denaro.

Dall’altra parte dei Navigli, l’Inter attraversa una brutta crisi societaria, con la proprietà cinese, che non sembra minimamente intenzionata ad elargire somme di denaro destinate al rafforzamento della rosa, tant’è, che proprio in questi giorni, si parla molto di una possibile cessione illustre in casa nerazzurra, ed nomi più in auge sono quelli di Bastoni e Martinez, in ognuno dei due casi, una mossa necessaria per cercare quei fondi che serviranno a mantenere competitiva la squadra anche durante la prossima stagione.

Tornando alla Juventus e tralasciando le classiche voci di calciomercato estivo, perlopiù a sfondo fantasioso, qualora tentassero di tornare a vincere o comunque a provarci da subito, sanno benissimo che c’è bisogno di più che un piccolo rinforzo o due, oltre a Pogba servirà ben altro per rivedere la Vecchia Signora ai vertici del calcio italiano, sempre che, le rivali dirette, mantengano le aspettative dei propri tifosi.

Poi c’è il Napoli, proprio in questi giorni, Aurelio De Laurentis, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, che senz’altro non faranno piacere ai tifosi partenopei: parlare di “vil denaro” infatti, è sempre cosa facile, soprattutto quando si tratta di denaro altrui, da qui, i rinnovi di Mertens e Koulibaly che non arrivano e che di fatto, ad oggi, sono tutto tranne che scontati. Privarsi di questi due giocatori, bandiere del Napoli nel passato recente, vorrebbe dire abbassare di nuovo le pretese in vista della prossima stagione, nonostante le parole del numero 1 azzurro, che ha dichiarato apertamente che faranno di tutto per vincere lo scudetto. In tutta sincerità faccio fatica a trovare una soluzione che possa permettere di rimpiazzare Mertens e Koulibaly investendo i soldi magari nel capitano azzurro, in quanto lo ritengo uno dei migliori in Europa nel suo ruolo. Si prospetta un’estate molto calda sotto il Vesuvio.

Poi continuando il nostro tour nazionale, facciamo tappa a Roma, dove la città è divisa praticamente in due parti, quella romanista ancora ubriaca dopo la conquista della Coppa l’altra settimana a Tirana e quella laziale, che si è trovata costretta ad osservare inerme i rivali cittadini festeggiare un’importante traguardo europeo. È evidente che siano due stati d’animo completamente diversi anche in virtù del fatto, che la proprietà della Roma, abbia già dimostrato col mercato scorso e l’ingaggio di José Mourinho, di voler dare continuità di risultati e crescita al brand giallorosso, è dunque lecito aspettarsi un’altra campagna di mercato importante mirata arrendere la squadra capitolina anche un’eventuale competitor credibile per il tricolore.

Dalle parti di Formello, c’è quel Maurizio Sarri che tanto incantò sia a Napoli che a Londra sponda Chelsea, che quest’anno chiede a Lotito e Tare un mercato adeguato e soprattutto funzionale, al suo credo calcistico, oltre al rimpiazzo dei quasi sicuri partenti Acerbi e probabilmente Milinkovic Savic, le voci in casa biancoazzurra sono molte, ma penso che, anche se a modo suo, alla fine Lotito cercherà di accontentare il più possibile il tecnico toscano.

Subito a ridosso delle prime sei, c’è secondo me la parte più interessante di tutto quello che può essere un futuro più o meno ambizioso di tutte quelle squadre che l’anno prossimo, come quest’anno hanno dato vita a una lotta nella lotta, parlo di Fiorentina, quest’anno chiamata a misurarsi anche in campo europeo visto la qualificazione ottenuta alle coppe, con un presidente come Rocco Commisso, che non solo non perde occasione per farsi notare, ma attacca a spron battuto anche i suoi connazionali freschi di acquisizione del Milan (vedi le parole rivolte a Cardinale) quando invece molto probabilmente farebbe meglio a cercare di blindare ad ogni costo uno dei protagonisti della qualificazione europea viola: quel Torreira che chiede a gran voce di restare a Firenze, ma che ad ora, e ancora un tesserato dell’Arsenal.

Poi penso all’Atalanta, che ha appena effettuato dei cambi a livello di direzione tecnico sportiva molto importanti, ed a concluso la peggior stagione degli ultimi quattro anni, forte comunque di una società come quella guidata dal presidente Percassi e dal gruppo americano che c’è dietro, dopo una stagione molto sotto le aspettative per i bergamaschi, mi aspetto un grande ritorno, almeno da quarto posto, segnatevelo. Il vero avversario infatti per Gasperini e i suoi ragazzi, è stata la sfortuna nei momenti chiave, troppi infortuni hanno minato il percorso sia europeo che nazionale della squadra che due estati fa, in piena pandemia, affrontava il Paris San German dei ricconi, capitolando soltanto all’ultimo minuto.

Passando al Torino, dove c’è un Ivan Juric che freme per avere una rosa con la quale poter lavorare in medio lungo termine, resta da sciogliere il nodo legato a capitan Belotti, che tutto sommato quest’anno ha reso poco e niente alla causa granata, per sua stessa ammissione, il tecnico del Torino, ha dichiarato più e più volte che è difficile lavorare con giocatori che sai che non resteranno a far parte della squadra, ciononostante, a sprazzi si è visto un bel gioco e un’ottima e solida organizzazione di squadra, segno distintivo di tutte le squadre di Ivan Juric.

Andando giù con la classifica, troviamo il bellissimo Hellas Verona di Igor Tudor, squadra piccola chiamata però a riconfermare quanto di grande fatto lo scorso anno, ed orfana del suo miglior giocatore della scorsa stagione Zaccagni attualmente in forza alla Lazio, realtà quella clivense che dovrebbe essere di esempio per tutte le società che non hanno grandi fondi a disposizione ma che vogliono provare a fare calcio sostenibile, ma che allo stesso tempo valorizza giocatori e porta soddisfazione ai propri tifosi. non solo hanno confermato l’andazzo della stagione 2020/2021, ma hanno anche migliorato lo score finale.

Poi c’è il Sassuolo, da sempre una mina vagante nel nostro campionato, che anche quest’anno, è riuscita a valorizzare e non poco tanti giovani, alcuni italiani, come ad esempio Scammacca, Raspadori e Frattesi, sul finale di stagione, si è anche rivisto un potenziale crack del campionato, che risponde al nome di Traorè, prendetelo al prossimo fantacalcio, lo farò anch’io.

Nella parte destra della classifica, ci sono tutte le altre piccole come Udinese (occhio ad Udogie) Spezia, Salernitana, Sampdoria, le neopromosse Monza, Cremonese e Lecce, il Bologna di Sinisa Mihailovic e l Empoli, in parole povere tutte quelle squadre di bassa classifica che a turno, tutti ci aspettiamo possono regalarci delle stagioni come quella dell’Hellas quest’anno.

Inutile ricordare che spesso e sovente, queste squadre diventano o dei parcheggi per le big, oppure dei veri e propri vivai, dai quali le big stesse, pescano giocatori sui giocatori.

Terminiamo questa analisi sulla nostra serie A, con una considerazione tecnica: a livello di gioco probabilmente Fiorentina Verona Sassuolo ed in alcuni casi anche le milanesi, sono le squadre che hanno dato di più al campionato in termini di spettacolarità e idee applicate al calcio, in alcuni di questi casi può sembrare anche più facile visti i giocatori a disposizione, ma la grande stagione del Verona per esempio, ci mostra che anche con poco, in Italia siamo ancora in grado di proporre idee di calcio sempre aggiornate e di qualità.

Come detto in apertura, è mancato qualche illustre interprete, come l’Atalanta la Juventus per certi versi anche il Napoli, (che io ritengo potesse ambire anche alla vittoria finale), per rendere il campionato ancora più affascinante e combattuto, anche se, tutti gli amanti di questo sport, firmerebbero per rivedere una stagione competitiva e tirata come quella appena conclusasi.

Per terminare questa analisi sulla stagione di calcio appena conclusa, vi informo, se non eravate già al corrente, che il campionato quest’anno inizierà per la metà di agosto, e ci saranno ben due mesi di stop a cavallo tra novembre dicembre, per riprendere il via alle competizioni soltanto nel 2023. Sarà interessante capire dunque, come le società approcceranno a questa novità, che personalmente non mi piace, sia in termini di mercato che in termini di preparazione atletica.

A seguire le nostre personalissime pagelle sulla serie A 2021/ 2022:

10 Milan

9 Inter

8 Hellas Verona

7 Fiorentina, Salernitana

6 Napoli, Roma, Lazio, Spezia, Torino

5 Juventus, Atalanta

4 Genoa, Cagliari.

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