Dopo la sosta per le Nazionali, è tornata finalmente la Serie A 2023/2024, con una quarta giornata davvero ricca di partite importanti, con diversi big match. Il campo ha detto diverse cose in questo turno, ed è giusto fare un’analisi completa di tutte le gare disputate, dato che adesso possiamo iniziare a capire come si sta articolando la Serie A e come stanno andando le diverse squadre.
Juventus – Lazio 3-1
La Juventus riparte da dove si era fermata, con una importante vittoria ai danni della Lazio di Sarri, che sembrava essere tornata in grande forma dopo la vittoria col Napoli. La squadra di Allegri ha dominato la gara per larga parte del tempo di gioco, con un primo tempo a ritmi elevatissimi, e con Vlahovic e Chiesa in stato di grazia. La Lazio ha provato a tornare in partita con Luis Alberto, ma poi si è spenta senza riuscire quasi mai a mettere pensiero alla difesa bianconera. I biancocelesti recriminano e non poco per la situazione del primo gol dell’attaccante serbo e soprattutto sul controllo di palla molto al limite di McKennie, autore dell’assist, che ha stoppato il pallone che, dalle immagini, sembra essere più fuori che dentro al campo sulla linea laterale, ed è una situazione destinata a far discutere.
A prescindere dalla situazione arbitrale però la Lazio sembra essere tornata a vedere i fantasmi delle prime due giornate, e adesso potrebbe essere decisiva la partita con l’Atletico Madrid in Champions di stasera, anche per ridare serenità ad un’ambiente tutt’altro che tranquillo.
Inter-Milan 5-1
L’altro big match di giornata era senza dubbio il derby di Milano, dove l’Inter ha, ancora una volta, fatto un sol boccone del Milan, con una batosta clamorosa per gli uomini di Pioli, che conferma la sua scarsa capacità nel gestire le stracittadine. L’Inter ha letteralmente frullato i rossoneri sin dall’inizio del match, trovando il gol in pochi minuti con Mkhitaryan, vero mattatore di serata con due gol e un assist, e poi dopo venti minuti circa il raddoppio con una vera e propria magia di Thuram. Il Milan si è presentato in campo solamente per pochi minuti, con il gol di Leao che ha accorciato le distanze, ma poi nella seconda parte del secondo tempo i nerazzurri hanno veramente fatto ciò che volevano dell’avversario, con tre gol nel giro di dieci minuti che impartiscono una lezione al Milan veramente importante. La squadra di Inzaghi ormai non può più nascondersi: è una seria candidata allo Scudetto e ha le carte in regola per competere.
Il Milan esce invece sicuramente con le ossa rotte da questo incontro, e adesso è da vedere se la partita con il Newcastle dell’ex Tonali di stasera può essere un modo per ripartire col piede giusto, oppure il contraccolpo psicologico di una sconfitta così amara possa farsi sentire. La squadra è sembrata totalmente sbilanciata, e il reparto difensivo, complice l’assenza di Tomori, ha sicuramente sofferto le incursioni a velocità folle di Lautaro e Thuram, dovendo reagire con Thiaw e Kjaer non certo dei velocisti. Ma anche il resto della squadra ha fatto fatica a girare, con Leao costretto a fare di tutto in avanti per trovare spazi, e complice anche una brutta prestazione di Theo e di Giroud, i rossoneri non hanno mai avuto sbocchi offensivi rilevanti. Urge subito ripartire, e l’ostacolo costituito dai Magpies può dare l’entusiasmo giusto.
Genoa-Napoli 2-2
Continua il momento di difficoltà del Napoli, così come prosegue il momento d’oro del Genoa, che dopo aver dato una prima impressione davvero brutta contro la Fiorentina all’esordio, ha zittito tutti con due vittorie ed un pareggio. A Marassi i padroni di casa dominano la partita fino a pochi minuti dalla fine, quando il Napoli, dopo una partita troppo brutta per essere vera, acciuffa per i capelli un pareggio grazie a Politano e Raspadori. La formazione di Garcia ha sofferto terribilmente le iniziative genoane, mostrando un preoccupante livello di difficoltà a livello difensivo, ma risultando anche piuttosto sterile in avanti, con il solo Osimhen a lottare come un leone contro una difesa rossoblu praticament costruita per bloccarlo, con le buone e con le cattive.
Il Napoli di Garcia sta faticando a trovare brillantezza, complice anche lo scarso rendimento finora di alcuni dei pilastri dello Scudetto dello scorso anno, come ad esempio Kvaratskhelia, in evidente difficoltà in queste uscite. Il reparto difensivo orfano di Kim non riesce a reggere l’urto delle offensive avversarie, e infatti non a caso il Napoli sta subendo tantissimi gol. Molti danno già per spacciato l’allenatore francese, ma gli va anche lasciato il tempo per adeguarsi e per far adeguare la squadra al suo stile di gioco.

Cagliari-Udinese 0-0
Pareggio a reti bianche per due delle squadre che stanno trovando maggiori difficoltà in questo avvio di campionato. Le formazioni di Ranieri e Sottil portano a casa un punto a testa, che se da una parte muove comunque un classifica piuttosto difficile, dall’altra non fa contento nessuno, specie alla luce dei diversi risultati del weekend che hanno visto squadre in lotta per la salvezza continuare a fare punti. Alla Sardegna Arena pochi guizzi e poco entusiasmo, con due squadre in evidente carenza di gol (peggio di loro a livello realizzativo solo l’Empoli), e che devono trovare la quadra per poter iniziare effettivamente a competere per l’obiettivo stagionale di permanenza in Serie A.

Frosinone-Sassuolo 4-2
Il Frosinone di Di Francesco continua a volare, e allo Stirpe viene strapazzato anche il Sassuolo di Dionisi, che pure era partito benissimo andando in vantaggio per 0-2 dopo pochi minuti con la doppietta di Pinamonti. Ma dalla fine del primo tempo i ciociari sono usciti fuor con qualità e voglia di vincere, e prima accorciano le distanze con Cheddira su rigore allo scadere della prima frazione, e poi giiocano un secondo tempo perfetto, rimontando gli avversari, con una doppietta del capitano Mazzitelli, e con il gol dell’ex Lirola a tempo quasi scaduto. Il Frosinone vola così a 7 punti in Serie A, gli stessi del Napoli, con un entusiasmo importante e che può continuare a far crescere le speranze dei tifosi verso la salvezza.
Il Sassuolo di Dionisi invece perde ancora, e anche la formazione emiliana mostra evidenti segnali di difficoltà. Il diktat dell’allenatore e il suo stile sono rimasti sempre gli stessi, ma i giocatori sono cambiati, e sicuramente un Frattesi in meno non aiuta la squadra ad esprimersi come dovrebbe. Di tempo sicuramente ce n’è, ma c’è anche tanto lavoro da fare per il tecnico, per far tornare competitivi i neroverdi.

Monza-Lecce 1-1
Continua a fare punti anche il Lecce di D’Aversa, che a Monza però non va oltre al pareggio, ma questo punticino gli permette addirittura di occupare il quarto posto in solitaria in classifica. Grazie ai giallorossi abbiamo scoperto un giovane che farà la gioia dei tifosi e anche degli allenatori di fantacalcio che lo hanno preso a 1, ossia Krstovic, che in tre partite giocate ha già messo a segno tre gol, ed è quindi comprensibile la preoccupazione dei tifosi leccesi per il fatto che il calciatore ha dovuto lasciare anzi tempo il campo per un infortunio, che però non dovrebbe essere estremamente grave.
Anche il Monza è tornato a muovere un po’ la sua classifica, con un punto comunque importante. I ragazzi di Palladio devono quanto prima iniziare a trovare una continuità di risultato, in quanto il Monza non sta riuscendo ad ingranare dei risultati consecutivi, ma anche i tifosi del Monza possono coccolarsi Colpani, anche lui a tre reti in quattro partite giocate, ed è già da tutti considerato un interessante prospetto anche in chiave nazionale.

Fiorentina-Atalanta 3-2
Uno dei risultati a sorpresa della settimana però è sicuramente la vittoria della Fiorentina ai danni dell’Atalanta. Le due squadre stanno anche loro facendo una discreta fatica a trovare continuità, ma mentre per la Viola questa è una situazione che va avanti ormai da lungo tempo, la Dea ci ha sorpreso in questa sua difficoltà. Le squadre di Gasperini ci hanno abituato a qualche momento di difficoltà, e trovare una vittoria in questo turno di Serie A poteva comunque essere importante per aprire un ciclo di risultati utili, ma di fronte si è trovata una Fiorentina in stato di grazia, che ha risposto colpo su colpo alle offensive bergamasche, trovando poi al 76esimo la zampata decisiva con Kouamè.

Roma-Empoli 7-0
Finalmente Roma. La squadra di Mourinho doveva riprendersi dall’inizio shock di campionato e dalla brutta sconfitta con il Milan, e lo ha fatto alla grande, con una vittoria nettissima su un quasi inerme Empoli, che ha ufficializzato pochi minuti fa l’esonero di Zanetti e il ritorno in panchina di Aurelio Andreazzoli. I giallorossi hanno schierato la formazione con tutti gli effettivi più forti (ai qual andrebbero aggiunti Smalling, Pellegrini e Aouar infortunati), e dopo due minuti la sblocca con Dybala dal dischetto dopo una sciocchezza assurda di Walukiewicz che tocca col braccio in area. Da lì è uno show, con il primo gol anche di Renato Sanches, e l’autogol di Grassi. Nel secondo tempo la Roma continua a giocare, e trova il gol con Dybala, Cristante, Mancini e anche Lukaku, che prima di essere sostituito si sblocca. Si è visto finalmente un assaggio della Roma e della sua squadra quasi al completo, e i giallorossi sembrano poter dire la loro in un campionato molto lungo, e anche se la partenza non è stata ottimale, c’è tutto il tempo per risalire la china.
L’Empoli, come abbiamo già avuto modo di ribadire, farà enorme fatica a salvarsi. La squadra è sembrata poco tonica, spenta, e si è offerta come vittima sacrificale ad una Roma in palla, sostenuta dal suo pubblico e che, trovando la via del gol così facilmente, ha affondato come il proverbiale coltello nel burro nella difesa toscana. L’esonero di Zanetti era abbastanza prevedibile, e chissà se il cambiio di allenatore può dare una sferzata alla situazione, ma di certo le colpe sono anche della società,che non ha saputo col mercato costruire una squadra degna di nota.

Salernitana-Torino 0-3
Nel primo posticipo del lunedì il Torino di Juric passa nettamente all’Arechi contro una Salernitana sempre più in difficoltà e con una forte crisi interna legata alla gestione della situazione di Dia. Nello scontro tra le squadre granata è il Toro a spuntarla, grazie ad una super prestazione di Nemanja Radonjic, autore di una doppietta e con un gol annullato solo con l’ausilio del VAR. I padroni di casa invece praticamente mai pervenuti in campo, a dimostrazione del fatto che il buon esordio con la Roma sia stato un fuoco fatuo e la squadra deve ancora fare tanta strada per migliorarsi. Discorso contrario invece per quanto riguarda il Torino, che è partito male e sta piano piano crescendo per qualità e convizione, e una buona dose di entusiasmo può essere utile per portare a casa risultati.

Bologna-Verona 0-0
A chiudere la nostra analisi di questa quarta giornata della Serie A 2023/2024 c’è il posticipo serale del lunedì tra Bologna e Verona, terminato in una pareggio a reti bianche. La formazione di Thiago Motta ha qualcosa da recriminare per non essere riuscita, anche grazie a Montipò, a non trovare il gol vittoria, pur producendo più gioco della formazione di Baroni. Al Verona questo punto va più bene che male, grazie al fatto che la squadra aveva già raccolto due vittorie finora, e comunque mettere in cascina un altro punticino fa bene in vista della lotta per la salvezza, considerato quanto stanno correndo alcune avversarie. Anche per il Bologna alla fin fine è un buon punto, sempre per lo stesso discorso che abbiamo fatto per gli scaligeri.

Questa dunque la nostra analisi della quarta giornata di Serie A, cosa ne pensate voi? Diteci la vostra nei commenti!