Un saluto a tutti cari appassionati di basket e benvenuti per una nuova puntata della nostra rubrica Nba Talk! La scorsa settimana avevamo concluso con la preaseason e quindi possiamo già prenderci un attimo per riflettere sui primi sette giorni della nuova stagione che si concluderanno proprio con le gare di stanotte. Ovviamente è ancora presto per sparare dei verdetti visto che al massimo ogni squadra ha giocato 3 partite per ora ma si iniziano già ad intravedere alcune formazioni in difficoltà: primi fra tutti quei Memphis Grizzlies che dovranno aspettare il loro fenomeno Ja Morant (sospeso per le prime 25 gare) e inoltre hanno perso il loro centro titolare Steven Adams per tutta la stagione. La compagine in blu in seguito a queste difficoltà oggettive ha perso tutte le prime 3 gare di questa giovane stagione con tanto di brutta sconfitta in casa dei Washington Wizards che nonostante l’acquisto di Jordan Poole non sembravano certo irresistibili:
Di sicuro l’innesto in estate di Marcus Smart era apparso un’ottimo upgrade a tutti gli addetti ai lavori ed effettivamente è così, si tratta di un giocatore abile in difesa che può segnare con continuità anche dalla lunga distanza, ma non basta: Memphis senza Morant è davvero troppo prevedibile in attacco e tira troppo da tre, ieri addirittura 47 volte. Il problema è che per quanto la stagione sia lunga questa squadra corre il rischio di disputare una prima fetta corposa di gare in grossa difficoltà e questo potrebbe tradursi in una quasi impossibilità di raggiungere una posizione alta nella griglia della postseason; salvo miracoli temo che non sarà una grande annata per i Grizzlies. Per quanto riguarda le altre squadre in difficoltà ci si aspettava che i Portland Trailblazer e i Brooklin Nets non avrebbero giocato un ruolo da protagonisti e il loro avvio 0-2 (insieme a quello degli Houston Rockets che però probabilmente devono ancora trovare la quadra visto che hanno cambiato tanto) non è che lasci tanto di sasso. C’è invece da constatare la situazione dei Miami Heat che hanno cominciato l’annata 2023-2024 vincendo solo una gara nelle prime tre: dopo la vittoria di un soffio contro la non eccelsa Detroit era arrivata la gara persa contro Boston che tutto sommato poteva starci. Detto questo però ieri Miami è apparsa veramente molle e svogliata contro Minnesota ed è stata nettamente sconfitta:
Fa specie che Miami sia praticamente durata un quarto: è vero che gli Heat dovevano fare a meno del loro campione Jimmy Butler (lasciato a riposo per precauzione) ma ci si aspettava una reazione di un altro tipo, soprattutto nel quarto e decisivo periodo. I Timberwolves hanno dominato soprattutto sottocanestro grazie ai loro tre lunghi che hanno catturato ben 32 rimbalzi in tre, tra tutti da notare l’ottima prestazione di Nazr Reid che ha collezionato 25 punti e 8 rimbalzi. Con il solo Bam Adebayo a proteggere il ferro Miami è andata in difficoltà e in generale credo che per gli Heat, dopo il sanguinoso tentativo fallito per Damian Lillard poi finito ai rivali Milwaukee Bucks, questo sarà a meno di sorprese un anno parecchio complicato.
Serata amara dunque per gli Heat e per Jimmy Butler che oltretutto, essendo un ex, si è dovuto sorbire i tifosi di casa che non hanno mancato di beccarlo e prenderlo in giro per tutta la gara e il post gara soprattutto. La guardia col numero 22 durante il media day del pre stagione aveva dichiarato da vero leader che questo sarebbe stato l’anno di Miami ma dopo le 2 finali Nba perse (una contro i Los Angeles Lakers l’altra la scorsa stagione contro i Denver Nuggets) negli ultimi quattro anni sarà davvero un’impresa quasi impossibile per la squadra della Florida ripetersi nonostante questo team abbia spesso e volentieri sovvertito i pronostici. Fatemi comunque sapere la vostra nei commenti, secondo voi che tipo di stagione faranno Memphis e Miami? Riusciranno a risollevarsi secondo voi? Bene cari fan della pallacanestro Nba, per la puntata di oggi della nostra rubrica Nba Talk è davvero tutto, a risentirci alla prossima settimana sulle pagine di Varzone!
