Un saluto a tutti cari appassionati di basket e benvenuti per una nuova puntata della nostra rubrica Nba Talk! La settimana scorsa avevamo ormai congedato le finali Nba che hanno visto il trionfo dei Golden State Warriors ma non c’è tempo di rilassarsi, bisogna subito guardare al futuro della lega di basket più bella del mondo. Lo scorso 22 giugno infatti si è tenuto il classico Nba Draft annuale dove vengono scelti i migliori giovani derivanti sia dalla NCAA che dai maggiori campionati del mondo per entrare a far parte della lega: questa serata ha regalato non poche sorprese e ha anche scritto la storia del movimento basket italiano, perché mai prima d’ora erano stati scelti tre azzurri nelle 58 chiamate totali. Come se non bastasse, dopo Andrea Bargnani nel 2006 un altro italiano è stato chiamato con la numero 1 questa volta dagli Orlando Magic: in un escalation di emozioni Paolo Banchero di Duke ha coronato il suo sogno come potete vedere dall’estratto video qui in basso:
Banchero sembra proprio avere tutto per sfondare nella Nba: parliamo di una versatile ala atletica di 208 centimetri e 113 chili in grado di costruirsi facilmente il tiro, ottimo sia nel gioco con la palla in mano che senza. Pensate che nell’unico anno disputato a Duke è stato in grado di brillare come prima scelta in attacco ammassando le ottime cifre di 17.2 punti, 7.8 rimbalzi e 3.2 assists in 33 minuti a partita. Paolo può contare anche su un buon jumper dalla lunga distanza e anche in grado di fare la voce grossa sotto canestro sia in difesa che in attacco: che dire, sono ottimista per la sua carriera soprattutto se saprà anche essere forte mentalmente e guidare, sin dalla sua giovane età, una franchigia come quella degli Orlando Magic che in passato aveva draftato illustri prime pick come Dwight Howard e soprattutto Shaquille O’Neal. Il giocatore è in realtà più americano che altro ma il padre è di origini italiane e il talentuoso Paolo potrà vestire la maglia della nostra nazionale la prossima estate nella speranza che lo raggiungano presto anche gli altri due italiani chiamati al draft Nba 2022: Gabriele Procida infatti è stato scelto dai Detroit Pistons alla numero 36 mentre Matteo Spagnolo si è accasato ai Minnesota Timberwolves con la pick numero 50. Per loro due sarà naturalmente molto più dura trovare spazio ma mai dire mai, se sapranno far vedere le loro qualità già dal training camp potranno comunque trovare spazio in rotazione nelle rispettive squadre e mi auguro davvero che sia questo il caso visto che la nazionale italiana di basket necessita mai come adesso di guardare al futuro per cercare di ritrovare la gloria di un tempo.
Tornando all’ordine delle scelte, dopo i Magic toccava agli Oklahoma City Thunder che hanno selezionato alla seconda chiamata Chet Holmgren mentre il quotato Jabari Smith si è accasato a Houston con la terza scelta. Dopo di che i Kings hanno scelto alla 4 Keegan Murray da Iowa, i Pistons alla 5 Jaden Ivey di Purdue e poi a seguire Bennedict Mathurin ai Pacers, Sahedon Sharpe ai Blazers, Dyson Daniels ai Pelicans, Jeremy Sochan agli Spurs e Johnny Davis ai Wizards per completare i primi dieci giocatori selezionati. Questo è dunque il racconto della serata speciale che si è svolta il 22 giugno scorso a Brooklyn New York mentre a breve (precisamente l’ormai prossimo 29 giugno) comincerà la Free Agency Nba ed entro questa data tutte le franchigie e i giocatori dovranno prendere una decisione sull’esercitare o meno le opzioni a proprio favore per la stagione ventura. A quel punto a partire dal 6 luglio tutti giocatori liberi potranno firmare con una nuova squadra quindi preparatevi perché ne vedremo delle belle e molti team potrebbero presentarsi molto cambiati non solo ai nastri di partenza della stagione ma già dai raduni di settembre.

A questo punto non ci rimane che attendere con pazienza ma, al di là delle ufficialità, sicuramente non mancheranno nei prossimi giorni numerose indiscrezioni soprattutto riguardanti alcuni giocatori importanti come gli eterni scontenti Kyrie Irving e Kevin Durant (reduci da una stagione deludente ai Nets), ma anche altri talentuosi giocatori come Zach LaVine, Jalen Brunson, DeAndre Ayton e chi più né ha più né metta. Bene cari fan della pallacanestro Nba, per la puntata di oggi della nostra rubrica Nba Talk è davvero tutto, a risentirci alla prossima settimana sulle pagine di Varzone!