Un saluto a tutti e benvenuti alla puntata inaugurale di questa nuova rubrica a tema Nba! Chi scrive è un grandissimo appassionato di basket sin dall’infanzia e la cara vecchia palla a spicchi indubbiamente ha sempre avuto un ruolo nella mia vita: sia dal punto di vista del basket giocato sia naturalmente per quanto riguarda il basket da seguire, in particolar modo quella che è la migliore lega di pallacanestro al mondo, il mondo dei professionisti della Nba. La lega a mio parere è in un periodo di transizione dal momento che quelle star che l’avevano portata negli ultimi dieci anni a notevoli vette di attenzione e importanza mediatica (su tutti LeBron James, Kobe Bryant, Kevin Durant e altri giocatori appartenenti alla così detta vecchia scuola) per un motivo o per l’altro hanno chiuso la loro carriera (Kobe sfortunatamente addirittura non è più tra noi) o sono sul viale del tramonto quindi penso che sia il momento giusto per guardare quali potrebbero essere le star che prenderanno in mano le redini della lega nel futuro prossimo. Sicuramente vengono in mente Stephen Curry e soprattutto, anche per questioni di età anagrafica, Giannis Antetokounmpo, che dopo il titolo dell’anno scorso coi Bucks è da molti considerato il volto della lega ma questa volta vorrei andare controcorrente e parlare di un giovane playmaker di 191 cm e 79 kg che a mio parere avrebbe meritato il premio di Mvp quest’anno e che è già adesso uno dei migliori talenti in circolazione: sto parlando naturalmente di Ja Morant!
Nel video qui sopra avete potuto ammirare il grandissimo talento e le doti sia atletiche (è davvero inarrestabile quando attacca il canestro e riesce a finalizzare facilmente con entrambe le mani) che quelle tecniche (grande controllo della palla e movimenti anche in step back) durante la seconda gara dell’intrigante serie tra i Memphis Grizzlies e i Golden State Warriors (che proprio questa notte si sono portati sul 2-1) che probabilmente sarà vinta da questi ultimi grazie alla loro maggiore solidità di sistema ed esperienza ma che potrebbe costituire il definitivo trampolino di lancio per il giocatore di cui stiamo discutendo in questo Nba Talk. Ma facciamo un passo indietro: Temetrius Jamel “Ja” Morant nasce a Daizell, nel South Carolina, il 10 agosto 1999 ed è figlio di ex giocatore di basket liceale (compagno di Ray Allen pensate un po’) che ha però poi successivamente deciso di mollare lo sport per diventare barbiere. Il giovane Ja quindi impara le basi dello sport dal padre e frequenta la Crestwood High School di Sumter, vincendo in quattro anni tre volte il titolo MVP. A quel punto, dopo due anni di college, passiamo al 2019 dove Ja diventa la seconda scelta assoluta dopo Zion Williamson ma con tutto il rispetto temo che i Pelicans ad oggi si siano pentiti della loro scelta: questo perché dopo due stagioni a livelli notevoli quest’anno Morant si è definitivamente consacrato come uno dei migliori giocatori della Nba chiudendo con ben 27.4 punti di media conditi da 5.7 rimbalzi e 6.7 assist (qui trovate un’analisi più dettagliata) cifre che gli sono valse il premio di Most Improved Player (giocatore più migliorato) da aggiungere al già conquistato Rookie of the Year del 2019.
Tornando all’attualità comunque non sarà semplice per Memphis avanzare soprattutto considerando che la strada verso la finale di conference si è fatta ancora più tortuosa visto che dobbiamo purtroppo riferire di un infortunio al ginocchio per Ja Morant: il giocatore fortunatamente è stato capace di muoversi con le sue gambe ma chiaramente si vedeva che non era al top. La gara del talentuoso playmaker non è finita dunque nel migliore dei modi ma questo non prima di segnare ben 34 punti facendoci anche vedere questa cosuccia qua:
Vedremo quindi se Memphis saprà pareggiare la serie lunedì nella notte italiana ma naturalmente se Ja dovesse star fuori l’impresa al Chase Center diventerebbe ancora più complicata, staremo a vedere. Quel che è certo è che se Morant saprà già da questa off season migliorare le sua percentuale al tiro da tre (ferma ad un rispettabile ma non eccelso 34.4%) e non trascurare le sue doti di passatore potremmo trovarci di fronte ad un giocatore che non solo conquisterà definitivamente il cuore dei fan dei Grizzlies (che purtroppo registrano un affluenza al palazzetto non al top della lega) ma anche quello di tutti i fan Nba di tutto il mondo. Bene cari fan della pallacanestro Nba, per la puntata di oggi della neonata rubrica Nba Talk è davvero tutto, a risentirci tra sette giorni sulle pagine di Varzone!