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Nba Talk: la crisi dei Nets apre la Free Agency!

da michele
Nba Talk

Un saluto a tutti cari appassionati di basket e benvenuti per una nuova puntata della nostra rubrica Nba Talk! La settimana scorsa avevamo analizzato insieme l’interessante Draft 2022 e quest’oggi finalmente entriamo nel vivo del mercato e soprattutto della Free Agency di quest’anno che in realtà, a livello di firme, ha visto fino ad ora tante conferme: Zach LaVine, Zion Williamson, Darius Garland, Jusuf Nurkic, Bradley Beal, Nikola Jokic, Ja Morant e Towns tra gli altri sono stati rinnovati dalle loro squadre ma va detto che dal punto di vista dei trade abbiamo già avuto diverse cosucce interessanti. Prime fra tutti l’arrivo di Malcom Brodgon a Boston o la trade che ha portato Rudy Gobert da Utah a Minnesota per far coppia con il sopracitato Karl-Anthony Towns. Si potrebbe certamente parlare di tutti questi scambi o anche di alcuni talentuosi giocatori che possono firmare con altri team ma trovo doveroso incentrare la puntata di oggi con la situazione surreale dei New Jersey Nets che hanno visto in meno di 3 anni crollare le loro aspirazioni di vincere uno se non multipli anelli e dovranno verosimilmente ricominciare tutto da capo.

Nonostante il debutto con sconfitta come avete potuto vedere questi 3 campioni avevano mostrato come previsto grandissimi numeri e sin da quando James Harden aveva a sorpresa completato il trio nel 2021 (Durant e Irving facevano già parte dei Nets dal 2019) quasi tutti gli addetti ai lavori avevano previsto un futuro molto roseo pieno di champagne: e invece no, rimangono solo due sconfitte al primo turno di playoff (tra cui l’umiliante cappotto recente preso da Boston) e una al secondo turno. Le cause sicuramente sono state tante (tra cui forse la scelta non felicissima di un inesperto Steve Nash come coach) ma senza dubbio il nodo principale è stata la discussa decisione di Kyrie Irving di non vaccinarsi al covid cosa che l’ha tenuto fuori causa per lunga parte della stagione scorsa a causa della politica dei vari stati americani (tra cui New York) dove si disputavano le partite in programma. A questa situazione non proprio ideale si sono aggiunti anche alcuni problemi di chimica di squadra e così a poco a poco il team ha cominciato a disunirsi fino a che James Harden è stato scambiato tra le altre cose per Ben Simmons che però inspiegabilmente, pur passando le visite mediche, ha dovuto operarsi alla schiena ed è quindi sempre stato indisponibile.

James Harden vs Ben Simmons poco prima del loro scambio

A quel punto, dopo la delusione dei playoff di quest’anno, tutti si aspettavano che fosse tornato il sereno in casa Nets nonostante Kyrie dovesse prendere un’importante decisione: accettare la sua opzione e tornare per un altro anno o uscire dal contratto per rinnovare con la franchigia o cercare un’altra squadra? Secondo alcune indiscrezioni il talentuoso ma irascibile playmaker voleva un contratto lungo ma alla fine ha scelto la prima delle due possibilità, rimanere ai Nets per giocarsela un’ultima volta, almeno così sembrava. Ma a questo punto è arrivato un fulmine a ciel sereno: Kevin Durant, che aveva firmato un rinnovo quadriennale appena l’estate scorsa, ha chiesto di essere ceduto indicando (almeno così pare) come destinazioni preferite i Miami Heat oppure i Phoenix Suns. Appena questa notizia è saltata fuori naturalmente anche il futuro di Kyrie Irving è tornato a farsi nebuloso e pensate un po’, il numero 11 sembrerebbe molto vicino a raggiungere il suo ex compagno LeBron James ai Los Angeles Lakers! Le vie del mercato Nba sono infinite per carità, ma bisogna dire che nessuno o quasi si aspettava un’evoluzione simile con il duo Durant-Irving che dopo sole 57 partite giocate insieme (anche a causa dell’infortunio grave di Durant del 2019) a meno di clamorosi dietrofront dovrà separarsi.

Ci rimane dunque da rispondere alla domanda più difficile: dove giocherà la prossima stagione KD? Sembra quasi impossibile a questo punto che rimanga a Brooklyn ma il problema è che ha un contratto lunghissimo e quindi i Nets sono in posizione di favore: cercheranno di tenere duro per strappare lo scambio più vantaggioso possibile, poco ma sicuro. Stiamo parlando di Kevin Durant, uno dei più dotati scorer nella storia del gioco, quindi va da sé che praticamente tutte le altre squadre in Nba lo vorrebbero ma il problema è che aggiungerlo andando a smontare la squadra non è il massimo se si vuole aspirare a vincere il titolo e chiaramente l’obiettivo dev’essere quello per forza quando scambi per un fenomeno del genere. Vedremo quali saranno gli sviluppi dei prossimi giorni ma a questo punto pongo la domanda a voi: come pensate che si concluda questa situazione? E più in generale cosa ne pensate della debacle sportiva di una squadra che era probabilmente una delle più talentuose mai assemblate? Fatecelo sapere nei commenti, per la puntata di oggi della nostra rubrica Nba Talk è davvero tutto, a risentirci alla prossima settimana sulle pagine di Varzone!

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