Un saluto a tutti cari appassionati di basket e benvenuti per una nuova puntata della nostra rubrica Nba Talk! La settimana scorsa avevamo parlato del confronto emozionante tra due dei principali candidati al premio di Mvp ma quest’oggi ci occupiamo di una bomba scoppiata improvvisamente pochi giorni fa: Kyrie Irving, il talentuoso playmaker numero 11 dei Brooklyn Nets ha chiesto di essere ceduto! Ci risiamo insomma, dopo un’estate tumultuosa in cui sia lui che Kevin Durant volevano chiaramente andarsene-il numero 7 lo aveva proprio fatto sapere alla dirigenza-tutto sembrava essersi ricomposto in quanto la squadra stava andando alla grande ed era arrivata fino alle ai primi posti della Eastern Conference anche se naturalmente senza il suo giocatore migliore (fuori un mese per un problema al ginocchio) nelle ultime settimane stava pagando dazio. Nonostante questo però i Nets sono attualmente in quarta posizione con un record di 32-20 e grazie anche alle notevoli prove di Irving (ben 27 punti di media per lui) avevano la possibilità di giocarsela considerando anche Durant nelle prossime settimane dovrebbe tornare: ma niente da fare, il numero 11 dopo aver preso atto della mancata (o giudicata insoddisfacente, non lo sapremo mai) proposta di rinnovo della sua squadra ha chiesto di essere ceduto il prima possibile.
Per chi non lo sapesse siamo molto vicini alla deadline del 9 febbraio, vale a dire quella data che segna la fine del mercato (almeno fino all’estate ovviamente) quindi c’è davvero poco tempo: o i Nets troveranno in questa settimana una soluzione o altrimenti Irving dovrà rimanere nella franchigia fino a fine stagione, quando poi sarà libero di firmare per qualsiasi squadra lui desideri. Chiaramente sarebbe un delitto per Brooklyn perderlo a zero ma dall’altra parte dare al giocatore l’estensione massima di contratto da lui richiesta-pari cioè a ben 200 milioni di dollari per i prossimi 4 anni-sarebbe stato un rischio davvero grande per loro e vista la sua testa calda non mi sento di condannarli per questo. Non dimentichiamoci che Kyrie è lo stesso che l’anno scorso salto buona parte delle gare stagionali perché aveva deciso di non vaccinarsi contro il Covid nonché quello che era stato sospeso quest’anno per commenti antisemiti. Parliamo insomma di una guardia sicuramente molto talentuosa come realizzatore ma certamente non è il massimo come leader per non parlare di quando si tratta di lavorare per i compagni e metterli in condizione di fare bene.
Nessuno però mette in dubbio il grande talento di questo giocatore che nel 2016 faceva parte di quei Cleveland Cavaliers che guidati da LeBron James riuscirono a sorprendere i fortissimi Golden State Warriors reduci dal record di 73-9 in stagione vincendo l’anello dopo essersi prodotti in un improbabile rimonta sotto 1-3 nelle serie finale. Ironia della sorte vuole che proprio i Los Angeles Lakers di James vengono dati come una delle destinazioni più probabili per lui anche se in tal caso i Nets dovrebbero accettare di prendersi Russell Westbrook e anche cedere un altro giocatore come ad esempio Seth Curry o Joe Harris. Tra le altre destinazioni possibili vengono menzionati anche i Dallas Mavericks, i Phoenix Suns e addirittura i Los Angeles Clippers: sono ansioso di vedere alla fine cosa succederà e se gli sviluppi di questa situazione arrivino anche ad influenzare Kevin Durant e il resto della squadra.
A questo punto sono curioso di sapere cosa ne pensate, secondo voi il ragazzo cambierà casacca a breve? Oppure rimarrà ai Nets fino a fine stagione? Fatemelo sapere nei commenti, mi raccomando. Bene cari fan della pallacanestro Nba, per la puntata di oggi della nostra rubrica Nba Talk è davvero tutto, a risentirci alla prossima settimana sulle pagine di Varzone!
