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Nba Talk: Golden State Warriors campioni Nba 2022!

da michele
Nba Talk

Un saluto a tutti cari appassionati di basket e benvenuti per una nuova puntata della nostra rubrica Nba Talk! Ci eravamo lasciati sette giorni fa con l’impressionante gara di Stephen Curry e la serie finale sul 2-2 e se ricordate avevamo detto che chi fosse riuscito a vincere gara 5 verosimilmente avrebbe portato a casa l’intera serie: così è stato, i Warriors hanno vinto in casa 104-94 per poi conquistare il Larry O’Brien in trasferta senza troppi patemi dopo una gara 6 terminata col punteggio di 103 a 90. Come avevamo previsto insomma Golden State ha fatto suo il momentum di queste finali e a poco sono serviti i tentativi tardivi dei Celtics di ricucire lo strappo: le troppe palle perse (22 a fronte di sole 11 triple segnate su un totale di 28) hanno fatto il resto per una squadra che ha visto purtroppo per loro il suo miglior giocatore Jayson Tatum (solo 13 punti con 6 su 18 dal campo e la cifra record ahimè di 100 palle perse nei playoff di quest’anno) perdere troppi colpi quando la pressione si è fatta sentire. Il numero 0 dei biancoverdi ha purtroppo dimostrato sul campo di non meritare ancora la sua posizione nell’élite Nba e grida vendetta a questo punto il suo inserimento nel primo quintetto della lega (Lebron James? Kevin Durant? Ja Morant?) ma va detto che il ragazzo è ancora molto giovane (24 anni appena compiuti) e comunque va detto che nel basket si vince e si perde sempre di squadra. Per vedere meglio com’è andata ecco a voi gli highlights di questa decisiva gara 6:

Come si evince dalle migliori azioni c’è stata poca storia insomma: i biancoverdi si erano illusi partendo forte 14-2 ma hanno velocemente finito le frecce al loro arco tant’è che sono andati al riposto lungo sotto 39-54 per poi sprofondare nel decisivo terzo quarto anche sul -22. Jaylen Brown (di gran lunga il migliore dei Celtics nella serie) è stato l’ultimo ad arrendersi e coi suoi 34 punti e 7 rimbalzi ha provato insieme ad un redivivo Horford da 19 e 14 rimbalzi a ricucire lo strappo ma più di -8 Boston non è riuscita ad avvicinarsi e quindi alla fine i Warriors hanno meritatamente chiuso queste finali 4 a 2. Decisivo in quest’ultima gara l’apporto del solito Wiggins (davvero ovunque sul campo), di un Draymon Green che finalmente ha battuto un colpo firmando quasi una tripla doppia e cosa dire dell’ovvio Mvp delle finali Stephen Curry che ha segnato ben 34 punti con 6 su 11 dalla lunga distanza? Il fenomeno dei Warriors ha finalmente conquistato il premio che mancava al suo ricchissimo palmarès, quel Finals Mvp che alcuni (a mio parere rivedibili) esperti usavano per provare a contestare un giocatore che è semplicemente il miglior tiratore di sempre e a 34 anni suonati ha accumulato in questa serie una spaventosa media di 31.2 punti, 6.0 rimbalzi e 5.0 assist.

Passando adesso agli sconfitti cosa resta ai Boston Celtics dopo queste deludenti finali? Sicuramente molto amaro in bocca visto che i biancoverdi potevano prendere definitivamente il controllo della serie portando a casa gara 4 tra le mura amiche per portarsi così sul 3-1 ma è anche doveroso sottolineare che forse i Celtics non doveva nemmeno arrivare dove sono arrivati: il suicidio sportivo dei Nets ma anche l’infortunio al momento più sbagliato di Middleton (secondo giocatore più importante degli ormai ex campioni in carica Milwaukee Bucks) hanno favorito non poco le truppe capitanate dal giovane coach Ime Udoka che alla fine come detto si sono sciolti. Anche dall’altra parte certo gli infortuni non sono stati pochi (mi viene in mente soprattutto quello di Morant che ha spianato la strada ai Warriors) ma guardando anche alla stagione e all’andamento della postseason nel suo complesso mi sento comunque di dire che i californiani abbiamo meritato la vittoria finale. Diamo un ultimo veloce sguardo a questa serie finale con il riassunto qui in basso:

Bene, come dicono gli americani ‘That’s a wrap’, possiamo lasciarci adesso alle spalle i playoff e cominciare una offseason che potrebbe nascondere svariati colpi a sorpresa: già i Dallas Mavericks si sono mossi prendendosi Christian Wood, il talentuoso centro dei Rockets e nelle prossime settimana vedremo quali altre squadre vorranno migliorare il proprio roster per tentare di detronizzare una vera e propria dinastia che ha saputo vincere 4 delle ultime 8 finali. Non dimentichiamo anche che il Draft NBA 2022 si svolgerà il 22 giugno 2022 quindi reggetevi forte perché non mancheranno di certo gli argomenti di cui parlare nonostante per il ritorno del basket Nba giocato bisognerà come sempre a questo punto dell’anno aspettare la fine del prossimo ottobre per la nuova stagione (anche se la preseason partirà come di consueto qualche settimana prima). Bene cari fan della pallacanestro Nba, per la puntata di oggi della nostra rubrica Nba Talk è davvero tutto, a risentirci alla prossima settimana sulle pagine di Varzone!

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