Serata storica quella del 25 maggio 2022 per la Roma: dopo 61 anni il club della Capitale vince una finale europea, laureandosi campione della neonata Conference league. Battuto il Feyenoord per 1-0, con gol vincente di Nicolò Zaniolo.
Il lungo cammino della Roma è stato a tratti anche tortuoso, fatto di qualche umiliazione (il 6 a 1 subito in Norvegia dal Bodo Glimt) e tante soddisfazioni, fino alla vittoria finale su un Feyenoord nemmeno organizzato male, ma alla fine ha vinto la squadra più forte e meglio organizzata. Decisivo il lampo di Zaniolo, che alla mezz’ora si inventa un bel gol su lancio di Mancini, trafiggendo il portiere Bijlow. Smalling imperiale, Rui Patricio in forma, Tammy Abraham in palla, e resistenza eroica di tutta la squadra, che gestisce bene la partita, senza rinunciare talvolta a tenere palla, sapendo soffrire bene in altre occasioni. Per gli olandesi sugli scudi il difensore argentino Senesi, da qualche tempo nel mirino del Napoli, e Sinisterra, ala sinistra.
Mourinho riporta in Italia con la Roma un trofeo europeo
Da troppo tempo l’Italia è fuori dall’elite d’Europa, e anche se una competizione neonata e “minore”, Josè Mourinho riporta in Italia un trofeo europeo, alla Roma che l’aveva appena assunto, tirando su forse il massimo dal suo primo anno nella Capitale. Proprio Josè Mourinho aveva spinto un’italiana ad alzare l’ultimo trofeo europeo, ed era l’Inter del Triplete, nella notte del 22 maggio 2010 a Madrid, dove quella squadra grazie alla doppietta di Diego Milito e tanti campioni in rosa portò lustro all’Italia calcistica. E proprio Josè Mourinho riporta quindi un’italiana tra le big d’Europa, conquistando con la Roma la Conference League. Il portoghese si conferma un “asso” di Coppa, con 5 competizioni vinte su 5 finali disputate, di cui 2 con squadre italiane, e questo non può che farci piacere.
La Roma l’anno prossimo giocherà l’Europa League, e sarà il secondo anno di Mourinho. Di solito al secondo anno le rose del portoghese danno sempre il meglio, quindi chissà che i giallorossi non siano pronti a una stagione, la prossima, da protagonisti.
